Addio Skype: la fine di un’era nella comunicazione digitale
- SoftwareSelection.net
- 16 mag
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Questo maggio, Microsoft dà ufficialmente il via al ritiro di Skype, l’app di chiamate vocali e video che per anni ha rappresentato un punto di riferimento per connettersi con amici, familiari e colleghi in tutto il mondo.Per molti, Skype non era solo un software: era la prima finestra sulla vicinanza digitale.E ora è arrivato il momento di dirgli addio.

Una voce dal passato
Molto prima della “Zoom fatigue” e dell’integrazione con Teams, c’era il suono inconfondibile di una chiamata in arrivo su Skype.Significava che tuo cugino in Australia voleva mostrarti il nuovo appartamento.O che il cliente a Berlino era pronto per la riunione del lunedì.O magari erano solo i tuoi genitori che cercavano di capire di nuovo come regolare la webcam.
Lanciato nel 2003, Skype ha rivoluzionato la comunicazione.Ha reso normale l’idea che le videochiamate non fossero solo per le aziende—ma per tutti. Gratis.Quando Microsoft ha acquisito Skype nel 2011 per 8,5 miliardi di dollari, era già un'icona culturale.
Per chi ricorda le cuffie scomode, i nomi utente pieni di numeri e i problemi con la webcam prima di ogni chiamata, Skype era più di uno strumento.Era un rituale.Segnava l’inizio di un’epoca in cui la geografia smetteva di essere un ostacolo alla connessione umana.
Perché Skype va in pensione
Anche se Skype non è ancora del tutto scomparso, Microsoft è stata chiara: tutta l’attenzione ora è su Microsoft Teams, sia per la comunicazione aziendale sia (sempre più) per quella personale.A partire dal 5 maggio 2025, inizierà il graduale abbandono del supporto per molte versioni di Skype, e lo sviluppo attivo è già stato interrotto.
Le ragioni sono pratiche:
Gli utenti si sono spostati verso piattaforme moderne come Teams, Zoom e FaceTime.
Teams si integra meglio con Microsoft 365.
Il mantenimento dell’infrastruttura di Skype è diventato troppo oneroso tecnicamente.
Ma è difficile ignorare il peso emotivo per chi lo ha usato a lungo.
Il distacco emotivo
Non capita spesso che la fine di un software sembri una perdita personale. Ma nel caso di Skype, è proprio così per molti.È stata l’app delle prime interviste, delle relazioni a distanza, delle reunion durante la pandemia, delle chiacchierate notturne tra fusi orari.
In un’epoca in cui tutto corre veloce, la chiusura di Skype è un promemoria: anche gli strumenti più iconici hanno una data di scadenza.È un addio agrodolce—al logo, al suono, e a un’era più semplice di internet.
Cosa fare adesso?
Se tu o la tua azienda utilizzate ancora Skype, è ora di migrare. Ecco alcune opzioni:
Per uso personale e familiare:
Microsoft Teams (versione gratuita) ora supporta l’uso personale, videochiamate di gruppo e integrazione con il calendario.
Alternative: Zoom, WhatsApp, Signal, Google Meet
Per uso aziendale:
Microsoft Teams (Business o Enterprise) offre chat, video, integrazione con Office e sicurezza per le aziende.
Alternative: Slack (con huddles), Zoom, Webex
Dati e cronologia:
Esporta la cronologia chat e chiamate dalle impostazioni di Skype.
Fai screenshot dei messaggi a cui sei affezionato—ti ringrazierai più avanti
Un’ultima chiamata
Non è solo la fine di un software: è la fine di un capitolo digitale delle nostre vite.E come tutti gli addii, è un po’ triste e meravigliosamente nostalgico.
Grazie, Skype. Ci mancherai.
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